mercoledì 25 aprile 2007

Viaggio nella Liguria, quarta tappa: Genova



Genova (Zena, in zeneise) è la capitale della Liguria, una città che è diventata grande grazie al suo porto e al commercio marittimo. Fra i suoi figli illustri ci sarebbe Cristoforo Colombo, l'uomo delle diecimila patrie; accanto a queste magnifiche torri difensive si troverebbe la sua casa.


Genova - Torri

Via Garibaldi, sempre importante in ogni città italiana, è qui specialmente interessante, affiancata di grandi palazzi fra lo stile classico e il barocco.


Genova - Via Garibaldi

È difficile dire dove questo barocchismo arrivi al massimo d'ispirazione; per me, uno dei frammenti più ispirati sarebbe questa fontana che vuole imitare una cascata fra le rocce.


Genova - Fontana

Del tutto diverso è lo stile del duomo, nella transizione fra il romanico e il gotico, con queste caratteristiche righe alternate bianche e nere, che ritroviamo in tanti altri templi liguri.


Genova - Duomo

Abbiamo il pomeriggio a libera disposizione, e io mi lancio all'avventurosa caccia di... libri! Trovo cinque titoli della saga di Sandokan, di Salgari; un saggio sulle facoltà curative delle fiabe; la traduzione italiana di Il signori degli anelli (quella catalana è da piangere); un libro sulla cucina ligure. Più un dizionario e una piccola grammatica di genovese, e un paio di racconti infantili in questo dialetto (sia dialetto italiano, sia lingua per se, non sono ancora in condizione di opinare). Pur non avendo avuto il tempo per visitare le librerie universitarie, mi sento soddisfatto dei risultati della caccia.


martedì 24 aprile 2007

Viaggio nella Liguria, terza tappa: le Cinqueterre e Portovenere



Arriviamo finalmente al primo sentiero naturalistico del nostro viaggio: Cinqueterre. Si tratta d'un grande parco naturale dentro del quale si trovano cinque bellíssimi paesini sul mare. Noi, però, iniziamo la passeggiata a Vernazza e la finiamo a Manarola, perché per fare tutto il percorso ci vuole troppo tempo.



Vernazza é un paese piccolino che sembra essere caduto dalla montagna al porto. I suoi palazzi di colori allegri concentrano tutta la luce del sole, ma anche quella che riflette il mare. Tutto qua è piccolo: il paese, i vicoli, il porto; perfino il caffè ristretto mi sembra più ristretto che mai... ma anche più saporito, se fosse possibile.



Sempre fra la montagna e il mare, il nostro sentiero è pieno di vita, di sole e di bellezza, e i nostri cuori si alleggeriscono di pura gioia. Ma come spiegarvi la tranquillità che qui si respira? Ecco, forse questo amichetto lo farà meglio di me:



Il percorso mattutino finisce, per noi, a Manarola. Il pomeriggio, il pullman ci porta a Portovenere, dove troviamo le parole di san Francesco d'Assisi, d'Eugenio Montale, di lord Byron, di Dante e d'Ausiàs March, e dove il tramonto si misura in endecasillabi.



sabato 21 aprile 2007

Viaggio nella Liguria, seconda tappa: Seborga, Dolceacqua



Nel secondo giorno di viaggio, già in Italia e prima d'arrivare a quella che sarà la nostra base d'operazioni (Rapallo), facciamo sosta a Seborga, piccolissimo paese arrampicato sulla montagna che, nonostante la sua piccola estensione, ha avuto grande importanza nelle lotte territoriali fra i papi, gli imperatori e la casa di Savoia.


Di tutto questo passato non resta se non una piccolo eremo romanico, il palazzo che fu importante abbazia, la meraviglia degli strettissimi vicoli dedaleschi che si incrociano sotto arcate inverosimili e, miracolo dei colori, una chiesetta dalla facciata barocca artisticamente dipinta.


Chiesa barocca a Segorba

Verso il mezzogiorno scopriamo Dolceacqua, un altro borgo medioevale. Questo, però, molto più grande e dominato da un grande castello del XV, la cui torre più antica risale al XII. Accediamo al borgo tramite un ben conservato ponte romanico.


Dolceacqua: castello, borgo e ponte romanico

All'interno del borgo troviamo stretti vicoli, dove i palazzi si danno la mano per reggersi in piedi dopo tanti secoli di silente resistenza; vicoli che, senza i loro gradini, sarebbero praticamente inaccessibili.



Ed è stato qui, a Dolceacqua, che ha avuto inizio la parte gastronomica del nostro viaggio. Non voglio estendermi nella descrizione dei pasti, perché considero che il cibo esiste per essere mangiato e goduto, e non per parlarne; cosí, mi limiterò a dire che l'insieme dell'esperienza è stato magnifico, e che la combinazione fra la pasta, il pesce e i vini (e le grappe) della Liguria è sufficente per desiderare di ritornarci.


venerdì 20 aprile 2007

Viaggio nella Liguria, prima tappa: Arlés




La Liguria, regione de la costa occidentale della Italia che include Genova, si trova a due giornate da València. Quindi, non era possibile arrivarci col pullman direttamente, c'era bisogno di arrestarci a metà cammino. Per fortuna, non tutto il percorso è stato tempo sprecato: l'itinerario prevedeva una sosta a Arlés, piccolo paese francese dove il geniale Van Goog visse per qualche mese e ci dipinse una grande quantità di opere.


Arlés è oggi un paese di mediana importanza. Naturalmente, è dotato di un museo sul grande pittore olandese, e ha ricostruito la casa dove questo vi alloggiò. Stretti vicoli e vecchi palazzi fanno ancora il suo incanto, e il palazzo municipale, in barocco francese, ha il suo particolare interesse; ma anche i bagni romani e il maestoso Rodano meritano lo sguardo del viaggiatore.


Io, invece, mi sono sentito affascinato davanti all'arena, il circo romano, ancora oggi mostrandoci spettacoli che non hanno nulla a ché invidiare alle sanguinose lotte fra uomini, oppure fra uomini e bestie, che tutti ricordiamo in film come Quo vadis?


L'arena d'Arlés

Giusto, è cosí: a l'arena di Arlés si celebrano ancora corridas de toros.