sabato 19 gennaio 2008

Compleanni

Ancora una volta, mi arriva il momento di fare anni. E come si fanno, gli anni? Guardi, è una cosa molto complicata: uno deve rimanere vivo fra un compleanni e il seguente. Ah, va bene, quindi non sembra una cosa molto difficile. Dipende, ascolti, che oggi giorno siamo tutti sommessi a tanti imponderabili: incidenti con la macchina, influenza dei polli, infarti... Ma perché tanto melodramma? una persona giovane, sana, sportiva, non dovrebbe avere paura di queste cose; non sta diventando un po' ipocondriaco? Ma che cazzo ipocondriaco!, ho appena visto come la mia mamma soffriva un infarto, una donna che correva quattro giorni ogni settimana fino a tre giorni prima del colpo di fulmine! Ha ragione, visto così non è mica strano che si trovi un po' preoccupato; ma sta' bene la sua mamma? Sì, per fortuna sembra che lo stia superando, l'abbiamo già a casa. Allora, invece di questi malpensieri, perché non ci parla un po' della vita che ha fatto finora e dei proietti che ha per il futuro? perché lei ha la faccia di averne tanti, di proietti... Buffa!, il mio curricolo, vero?, ma poveri lettori! niente d'interessante, un po' come tutti, credo; qualche volta, ho menato la vita che volevo; altre volte, mica tanto; ho studiato, ho letto, ho viaggiato; ma mi sono visto costretto anche a lavorare, guardi, e questo è sempre un dolore, una punizione biblica. Non sarà mica tanto! Vi dico io di sì: lottare coi bimbi, coi genitori, con gli altre docenti, con la ispezione, con l'Ufficio Educazione... Ma com'è esagerato! Sì, sì, esagerato... E dei proietti, cosa mi dite dei proietti? Mah, le solite cose; ma no vorrà l'elenco dei buoni propositi, come ogni anno? Se si tratta di una tradizione, non dubitarne!, per di più, si vede che lo desidera... Ma guardi che dopo ci saranno delle proteste dei lettori... Non si preoccupi, la gente è molto comprensiva in questi casi. Va bene, va bene; vediamo: fare un po' di sport, studiare, viaggiare; e non lavorare così tanto. Ma, ascolti, che poco originale!, sono l'estese cose che ha fatto finora, no? Sì, certo, ma è quello che mi va di fare. E non vorrete aggiungere niente di nuovo?, nessun dettaglio, diciamo, esotico? Mmmmm... adesso che ci penso... mah, sì, certo, la verità è che mi manca... Dica pure! Meglio, no, guardi, mi vergogno. Ma perché?, non nasconderlo, ci farà rimanere tutti in pensiero! No, no, non voglio; io, in realtà, non volevo dire niente: è lei chi mi ha costretto a farlo! Ma, è così grave?, è così bizzarro? Per nulla!, si tratta di una cosa molto normale; è per questo che mi vergogno, è troppo normale... Accipicchia! ma che uomo strano!, niente, alla fine non ci dice niente; ma per finire così no ci voleva cominciare! È quello che ho detto. Lo può ben dire. E l'ho detto. Quindi, è fatta. Quindi, è fatta. Dunque, l'anno prossimo verrà a dargli gli auguri la sua sora. Che venga, quindi, e faremo la festa. Ok, e che non sia nulla quello dell'occhio. E lo portava in mano...


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